Carpets
Tons of steel (English)
“Tons of steel” engages with a social and environmental theme, shedding light on the inefficiency and cost of automobiles as private means of transportation. The artist invites viewers to reflect on the implications of a reality in which cars remain empty or are used inefficiently for the majority of their time.
The artwork powerfully highlights the significant amount of physical space consumed by roads and parking lots, a reality faced by many urban centers, thereby emphasizing the negative impact of automobiles on urban planning. Another fundamental aspect that the artwork exposes is society’s persistent attachment, steeped in excessive consumerism, to a “selfish convenience” at the expense of the collective good.
The choice to use Google Maps as a central element in the artwork amplifies the sense of mass and pervasive nature of this issue. The artist prompts viewers to reflect on collective responsibility in addressing and resolving the problem of inefficient car usage, encouraging greater awareness and action.
The project “Tons of steel” extends beyond visual representation and seeks to involve viewers in a sensory experience. Through the use of large carpets, the artist creates a parallel between the physical space occupied by automobiles and the impact that the carpets themselves have within the exhibition environment.
Tons of steel (Italiano)
“Tons of steel” si confronta con una tematica sociale e ambientale, mettendo in luce l’inefficienza e il costo delle automobili come mezzi di trasporto privati. L’artista invita gli spettatori a riflettere sulle implicazioni di una realtà in cui le automobili rimangono vuote o vengono utilizzate in modo inefficiente per la maggior parte del tempo.
L’opera fa emergere con forza la quantità di spazio fisico inghiottito da strade e parcheggi, una realtà che molti centri urbani affrontano quotidianamente, evidenziando l’impatto negativo dell’automobile sulla pianificazione urbana. Un altro aspetto fondamentale che l’opera espone è l’attaccamento persistente di una società che, intrisa di un consumismo eccessivo, fatica a rinunciare a una “comodità egoistica” in favore del bene collettivo.
La scelta di utilizzare Google Maps come elemento centrale dell’opera amplifica il senso di massa e il carattere pervasivo di questa problematica. L’artista invita gli spettatori a riflettere sulla responsabilità collettiva nell’affrontare e risolvere il problema dell’utilizzo inefficiente delle automobili, incoraggiando una maggiore consapevolezza e azione.
Il progetto “Tons of steel” si estende al di là della rappresentazione visiva e vuole coinvolge gli spettatori in un’esperienza sensoriale. Attraverso l’utilizzo di grandi tappeti, l’artista crea un parallelo tra lo spazio fisico occupato dalle automobili e l’effetto che i tappeti stessi hanno nell’ambiente espositivo.